Revisione moto storiche: quando va fatta
Come è ben noto a tutti, una delle scadenza che i possessori di un veicolo devono tenere a mente è quella della revisione.
Anche le moto storiche sono obbligate a fare la revisione.
La revisione, obbligatoria per legge, serve a verificare lo stato del mezzo e a garantire il mantenimento della sicurezza alla guida. Ma la revisione non è un “check” appannaggio delle sole autovetture: sono tenute a farla anche i motoveicoli, come moto, scooter, “scooteroni”, mezzi a tre e a quattro ruote equiparati. All’interno di questa macro categoria rientrano ovviamente anche le moto che hanno raggiunto il ventesimo anno di età e risultano certificate all’ASI (automotoclub storico italiano) come moto d’epoca.
Oltre alle mitiche Vespe Piaggio, abbastanza diffuse sono le Bmw, le moto Guzzi, le Kawasaki, le Gilera, le Ducati, e le Harley Davidson. Quella delle moto storiche non è descrivibile come una semplice moda: da decenni uniscono migliaia di appassionati in tutta Italia e nel mondo, persone che sono solite organizzare raduni e manifestazioni in varie località, attirando altri cultori e semplici curiosi.
Regolamentare lo status di questi mezzi significa specificarne la “storicità” anche nella carta di circolazione, ma anche ricevere delle agevolazioni fiscali per quel che riguarda il bollo e il costo del tagliando assicurativo. Importante dunque avere trascritta la dicitura Motoveicoli e autoveicoli d’epoca e di interesse storico e collezionistico.
Per quanto riguarda le scadenze obbligatorie, un discorso a parte e più approfondito va fatto per la revisione. Secondo le normative ministero alle Infrastrutture e Trasporti, tale controllo deve avvenire necessariamente ogni due anni, un po’ come accade per i mezzi di recente immatricolazione. Inoltre, è importante sapere che la revisione può essere fatta in due diverse sedi preposte, sia presso la Motorizzazione civile che ad un’officina autorizzata.