Differenze tra auto d’epoca e auto storiche
Le auto datate generano sempre un grande fascino per gli amanti delle automobili, tanto che tutti i grandi magnati del mondo, gli uomini più ricchi, si vantano più delle auto storiche e delle auto d’epoca che delle nuove vetture di lusso.
Del resto, le auto d’epoca richiamano ad un allure, un fascino che sembra ormai del tutto perduto, sostituito dalla sportività delle auto di lusso odierne che stanno più attente alle prestazioni e alla velocità che alla forma.
Anche tra i non ricchi le auto storiche restano comunque molto diffuse. Chi non ha paura della “doppietta” per il cambio di marcia apprezza ancora le macchine con un’età avanzata, ma che continua comunque ad accompagnarci durante le nostre giornate in giro per la città.
Nonostante vengano utilizzati come sinonimi, auto d’epoca e auto storiche non hanno proprio lo stesso significato. A dirlo è lo stesso codice della strada all’articolo 60, che differenzia l’auto d’epoca e l’auto storica sulla possibilità di utilizzarle o meno.
Le auto d’epoca non possono circolare su strada. Possono essere spostate solo per eventi, fiere e mostre, ma non si può andare in giro con un’auto definita macchina d’epoca.
Non possedendo i requisiti per la circolazione, l’auto d’epoca viene cancellata dal PRA e dev’essere revisionata da un membro della motorizzazione civile che rilascia al proprietario il Certificato di rilevanza storica e collezionistica.
Nel momento dell’uso per mostre e fiere, viene rilasciata una targa provvisoria insieme al foglio di via validi solo per periodi brevi di tempo.
L’auto storica può invece circolare su strada, a patto che contengano tutti i requisiti previsti dal regolamento che detta le condizioni per la definizione di un’auto storica.
Le auto storiche devono infatti possedere il Certificato di Rilevanza Storico Collezionistica, rilasciato dopo controllo dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici. Per queste auto l’obbligo di revisione è stabilito ogni due anni.
Un altro documento da possedere insieme all’auto storica è l’Attestato di datazione e storicità che testimonia la conformità agli originali dei telai e della carrozzeria, del motore e degli interni.
Nonostante non siano registrate nel Pubblico Registro Automobilistico, anche per la semplice circolazione temporanea le auto d’epoca devono essere sottoposte a revisione. L’obbligo, anche in questo caso, è di revisionare l’auto ogni due anni.
Per maggiori informazioni sulla cura e la manutenzione delle auto storiche e d’epoca, lo staff dell’Autofficina Perricone Car Service è a vostra disposizione tutti i giorni in via Ammiraglio Rizzo, 39 a Palermo.