Revisione auto: scadenza e tolleranza
La revisione dell’auto è un appuntamento fisso che non può essere ovviato.
La revisione, infatti, è una delle scadenze più sottovalutata e dimenticata, ma che è importante tener d’occhio, al fine di evitare problemi o spiacevoli sanzioni.
Generalmente, le normativa prevede che la prima revisione dell’auto venga fatta a distanza di quattro anni da quando è stata immatricolata. Successivamente, dalla seconda in poi, l’appuntamento fisso avverrà ogni due anni. Queste direttive valgono per gran parte dei veicoli privati, ma non considerano alcune categorie particolari : ad esempio, quelli che pesano oltre 3,5 tonnellate, i taxi, gli autobus e le autoambulanze devono fare il controllo ogni anno.
Per quanto riguarda i costi, revisionare l’auto costa in linea di massima fra i 45 euro (se ci si rivolge alla motorizzazione) e i 70 euro, nel caso in cui si decida di fare il check up in un’officina meccanica privata. Durante la revisione vengono verificati, fra gli altri, il funzionamento dei freni e dell’impianto elettrico, l’usura degli assi pneumatici e delle sospensioni, la fluidità dello sterzo, gli equipaggiamenti omologati e la visibilità. Alla scadenza del precedente controllo, è necessario farne uno nuovo, pena essere multati per cifre che vanno da 169 a 680 euro. Inoltre, la constatazione di revisione scaduta determina la sospensione della carta di circolazione dell’auto, che sarà riattivata solo dopo aver effettuato un nuovo controllo certificato.
Secondo le normative europee entrate in vigore all’inizio del 2018 però, esiste un periodo di tolleranza, entro il quale l’automobilista può muoversi ancora liberamente, un arco di tempo che si conclude alla fine del mese stesso della scadenza: se infatti la data è fissata per il 10 settembre 2018, l’auto potrà circolare senza incorrere in sanzioni fino al 30 settembre 2018.