Fiat: le auto che hanno segnato la storia del famoso marchio italiano
La Fiat è considerata una della case automobilistiche italiane più importanti. Nacque a Torino nel lontano luglio del 1899 grazie ad un gruppo di aristocratici piemontesi: il conte Biscaretti di Ruffia, il marchese Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, il conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, gli avvocati Cesare Goria-Gatti, Lodovico Scarfiotti e il cavalier Giovanni Agnelli.
Inizialmente si chiamava Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili – Torino, solo alcuni mesi dopo prese il nome di Fabbrica Italiana Automobili Torino, dando origine alla siglia FIAT, con il significato di “che sia!”.
Tra le prime autovetture si ricordano la 8, 10 e 12 HP, la 24 HP Corsa, la 60 HP, la 100 HP e la 130 HP, in grado di raggiungere i 160 chilometri l’ora.
Il primo conflitto mondiale
La grande guerra costrinse la Fiat a concentrarsi sulla produzione bellica ma, terminato il conflitto, riprese a rilanciare nuove vetture come la 501, la 505 e la 510. Nel 1923 nacque ufficialmente la fabbrica del Lingotto, ritenuta all’epoca una delle più grandi d’Europa.
Essa rappresentò il simbolo della produzione di massa che diede vita non solo a nuovi modelli automobilistici ma anche autobus e filobus, facendo diventare la Fiat una società di scopo per l’esercizio di reti urbane ed extraurbane.
Anni 30
La Fiat si affermò sempre più anche nel mercato estero e nacquero la famosa Balilla, la 500 Topolino e la 1100 “musone”.
La seconda guerra
Con il secondo conflitto mondiale, la Fiat si ritrovò di nuovo a dover concentrare la sua produzione per scopi bellici, diminuendo quindi la produzione di auto. Vennero prodotti molti camion, aeroplani e motori marini. Un’ importante invenzione fu l’autotreno ATR 016 che, con i suoi 160 chilometri orari, si aggiudicò il record mondiale nella sua categoria.
Boom economico
Dopo la guerra, la Fiat diventò una delle protagoniste del boom economico: quasi tutte le famiglie provvedettero a comprarsi un’auto per gli spostamenti. Comparvero sulla scena la 1400, la Fiat 600 e la nuova 500. In questo periodo la Fiat vide un notevole aumento della sua produzione, dei suoi dipendenti e dei suoi stabilimenti, sia in Italia che all’estero.
Nel 1964 comparvero quelle che vennero definite le “Auto dell’anno”: la Fiat 850, la 124 e la 128. Nel 1966 il nipote di Agnelli diventò presidente della società automobilistica italiana che dovette fronteggiare un periodo di crisi che influì anche sulla produzione aziendale. La società diventò una holding e, alle fine degli anni Settanta, nacquero delle società autonome: Fiat Auto, Fiat Ferroviaria, Fiat Avio, Fiat Trattori, Fiat Veicoli Indistriali, Fiat Engineering, Comau, Teksid, Magneti Marelli e Telettra.
Anni ’80 e ’90
Sono gli anni della Panda, della Uno e della Fiat Tipo, del Pendolino, il treno ad alta velocità. Negli anni ’90 invece si investì molto sul piano internazionale, creando dei modelli pensati proprio per un mercato mondiale.
Nuovo millennio
Nel 2002 morì Giovanni Agnelli e diventò presidente il fratello Umberto che decise di concentrare l’attività della Fiat solo sulla produzione di auto, cedendo alcuni business come quello dell’aviazione e delle assicurazioni. Fu il momento della nuova Fiat Punto, della Fiat Idea e della city car Fiat Panda.
Nel 2004 la direzione passò a Luca Cordero di Montezemolo, affiancato dal vicepresidente John Elkann e dall’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Negli anni successivi la Fiat registrò una serie di successi: il motore 1.3 Multijet 16 v si aggiudicò il titolo di “Motore dell’anno”; nel 2007 venne presentata la nuova Bravo e l’Abarth reinterpretò la Grande Punto. Sempre nello stesso anno la Fiat 500 venne premiata come “Auto dell’anno”.
Nel 2009 nacque la FCA, la Fiat Chrysler Automobiles, un nuovo gruppo che vide l’unione di due grandi realtà automobilistiche: la fiat e la Chrysler.
Nel 2010 la presidenza passò a John Elkann e vennero presentate due grandi innovazioni la TCT, cioè la trasmissione a doppia frizione a secco e il TwinAir, il primo motore bicilindrico high-tech. Questo fu il momento anche della nuova Alfa Romeo Giulietta, della nuova 500 e della scissione tra Fiat S.p.A e Fiat Industrial S.p.A., ufficializzata nel 2011.