
È possibile effettuare la revisione auto con l’impianto GPL scaduto?
Negli ultimi anni è aumentata notevolmente la circolazione di veicoli con impianto GPL, questo per diversi ordini di ragioni. In primo luogo perché su tale carburante rispetto al diesel e alla benzina vi è un numero minore di accise e questo ha determinato un prezzo particolarmente conveniente, inoltre è un combustibile che inquina meno rispetto ad altri e proprio per questo ha minori limiti alla circolazione.
Ciò che occorre ora delineare è come effettuare la manutenzione dell’impianto GPL e se è possibile eseguire la revisione auto con impianto GPL scaduto.
Revisione impianto GPL: la normativa
La prima cosa da sottolineare è che le norme relative alla revisione degli impianti GPL (Gas di Petrolio Liquefatti) sono uguali sia nel caso in cui il veicolo esca dalla fabbrica con alimentazione GPL sia nel caso in cui lo stesso sia realizzato successivamente. La seconda considerazione da fare è che in questa sede si sta parlando esclusivamente di impianto GPL, infatti gli impianti a metano, sebbene molti li considerino uguali, sono diversi e sottostanno a regole diverse. In particolare il serbatoio metano deve essere sostituito ogni 5 anni se di produzione italiana e ogni 4 se di produzione europea. Per quanto riguarda il GPL, la normativa ECE/ONU 67/01 stabilisce che la bombola GPL installata su un impianto di alimentazione auto deve essere sostituita ogni 10 anni e dopo aver effettuato tale cambio, si deve procedere al collaudo dell’impianto. In questo modo viene garantita la massima sicurezza all’impianto, infatti occorre ricordare che il GPL è un combustibile potenzialmente pericoloso e di conseguenza le norme sono abbastanza rigide. Proprio per questo, come si vedrà più dettagliatamente in seguito, se la revisione dell’impianto GPL è scaduta e nel frattempo scade anche la revisione auto “tradizionale”, non sarà possibile ottenere il tagliando di revisione. Questo naturalmente espone al rischio di avere il sequestro del veicolo e del libretto oltre che a pesanti sanzioni pecuniarie.
Ogni quanto si esegue la revisione dell’impianto GPL?
Si deve sottolineare anche che la sostituzione delle bombole GPL, che deve essere eseguita ogni 10 anni, e il conseguente collaudo dell’impianto sono operazioni che non possono eseguire tutti. La procedura è abbastanza severa, infatti occorre procedere alla prenotazione del collaudo. Cioè una volta scaduto il periodo di validità del serbatoio, si sostituisce lo stesso, devono essere controllate e sostituite, se necessario, anche le elettrovalvole e il vaporizzatore e occorre successivamente prenotare il collaudo presso la Motorizzazione Civile.
Per la prenotazione occorre presentare:
• la dichiarazione di installazione a norma eseguita da un’officina autorizzata dalla stessa Motorizzazione;
• il documento tecnico che asseveri le caratteristiche del nuovo serbatoio;
• le copie dei versamenti eseguiti.
Solo fornendo tali documenti si può prenotare il servizio di collaudo. Anche qui è necessario fare attenzione perché può essere necessario anche attendere un anno per avere il collaudo. A questo punto è bene fare una precisazione perché se la nuova bombola viene installata ma non vi è il collaudo, la circolazione comunque non è considerata in regola. Per evitare sanzioni, che possono essere anche pesanti, quindi è bene agire per tempo per evitare inconvenienti.