Frizione auto: quando è ora di cambiarla?
Possedere od acquistare un’auto usata ha indubbiamente dei vantaggi, come ad esempio il fatto di poter guidare un modello che ci piace ma che magari non è più in produzione. Tuttavia, specialmente quando si è in procinto di acquistarne una, ci sono tante variabili da tenere in considerazione. Tra tutte le cose da controllare, senza dubbio merita uno sguardo importante la frizione ed il suo stato.
Cos’è la frizione
Lo avrete sicuramente imparato ai tempi della patente, però è bene dargli uno sguardo. La frizione è un sistema posizionato tra il motore ed il cambio che, se attivato, permette di scollegare le ruote dentate che collegano i due organi permettendo ad esempio il cambio marcia, oppure una partenza fluida senza strappi. Anche se nelle odierne vetture la fa da padrone il cambio automatico, che non presenta il pedale della frizione, questa è comunque presente sotto forma di sistema comandato elettronicamente.
Stato della frizione
Sia che si abbia un’auto usata, sia che si stia affrontando l’acquisto di una di esse, è bene tener presente una regolare manutenzione della frizione, oltre che di tutte le altre parti meccaniche e non. Specialmente, la frizione è un elemento dell’auto che, specialmente in alcuni frangenti, è sottoposta a particolare stress meccanico. Pensiamo alle continue ripartenze in coda, magari sotto il caldo estivo: in questi frangenti, se utilizzata molto di frequente, e se non nuova, la frizione potrebbe iniziare a “strappare”, ovvero a far ripartire la vettura non in modo fluido.
Se non si presta attenzione ad una regolare manutenzione della frizione, il rischio maggiore è quello di bruciarla, con la conseguenza di rimanere bloccati per strada, senza la possibilità di ripartire e quindi trovandoci costretti a chiamare il soccorso stradale per il recupero del veicolo.
Sintomi di una frizione da controllare
Partiamo da un presupposto quantomai fondamentale. Non esiste un chilometraggio preciso entro il quale bisogna controllare ed eventualmente sostituire la frizione. Il libretto di uso e manutenzione del proprio veicolo può essere una buona base di partenza, ma di certo ci sono tanti fattori che incidono sulla sua effettiva durata e che quindi richiedano controlli più frequenti. Sta quindi all’utilizzatore del veicolo rendersi conto dell’effettivo stato della frizione e quindi orientarsi sui giusti periodi di verifica e sostituzione eventuale.
Ci sono alcuni fattori che potrebbero indurre il guidatore ad una verifica dello stato della frizione della propria vettura, ottimi “termometri” per verificarne lo stato o meno. Primo tra tutti la resistenza del pedale: se notate che si sia indurito ed opponga più resistenza del solito, potrebbe significare che la frizione sta iniziando a logorarsi. Sempre legato al pedale, è il punto di stacco: se ci si rende conto che la frizione stacca “alta”, e che si traduce in uno stacco non fluido e dolce ma che da i già citati “strappi”. Altro fattore che indica problemi alla frizione è quando si sente grattare al cambio marcia oppure si fa fatica a cambiare rapporto di marcia. O ancora, la frizione fa dei rumori strani nel momento in cui si va ad imprimere pressione sul pedale. Infine, se durante l’avvio del motore si percepiscono degli strattoni, anche in questo caso può significare che la frizione sta arrivando alla fine del suo ciclo di funzionamento. Se, malauguratamente, vi ritrovate con la frizione bruciata, ve ne accorgerete subito dal forte odore acre che questa sprigiona, oltre al fatto che non funzionerà più.
Allungare la vita della frizione
Ci sono alcuni accorgimenti che, se adottati quotidianamente, possono garantire una vita maggiore alla frizione. Ad esempio, quando si è fermi al semaforo, è preferibile mettere l’auto in folle piuttosto che stare con il pedale della frizione schiacciato e la marcia inserita. Già facendo così ridurrete di molto lo stress sulla frizione stessa. Altro fattore, è di non guidare con il pedale della frizione leggermente schiacciato, cosa che in molti spesso e volentieri tendono a fare ma che, sul lungo periodo, compromette la durata della frizione.