Nuovo certificato di revisione: dal 2019 è obbligo indicare il chilometraggio
La revisione di un veicolo è uno degli obblighi che ogni automobilista dovrebbe tenere a mente, per evitare che si verifichino problemi all’auto o alla moto che guida e fare in modo di non incorrere nei vari tipi di sanzioni previste. La normativa che regola questo controllo è stata recentemente modificata e introduce importanti novità a partire dal nuovo anno.
Nel 2019 entrerà in vigore un nuovo certificato di revisione.
Si tratta di un documento dettagliato, il cui obbligo deriva da una direttiva stabilita dall’Unione Europea: l’obiettivo di Bruxelles resta quello di evitare casi di frode (specie nell’ambito della compravendita di veicoli già usati), obbligando chi ne possiede uno ad annotare il chilometraggio percorso.
A partire dal 31 marzo 2019, giorno in cui scatterà la prescrizione comunitaria applicata dal nostro paese, i centri revisione, l’ACI e le motorizzazioni dovranno adeguarsi e rilasciare questo il nuovo certificato di revisione, una volta terminata la classica revisione. Il conteggio dei chilometri si va così ad aggiungere a una lunga serie di dati che i centri sono tenuti a comunicare: il numero di identificazione del veicolo, la targa, la categoria e il simbolo del paese in cui è stato immatricolata.
Inoltre – fra le altre cose – vanno trascritte tutte le informazioni relative ai controlli periodici, come il luogo e la data della revisione auto, l’elenco delle carenze individuate nel veicolo e il relativo livello di gravità, la data prevista per il successivo check up e la scadenza del certificato di revisione.
I dati serviranno a completare il Documento unico dell’auto, che dovrà essere caricato necessariamente sul Portale dell’Automobilista, così da permettere le relative ispezioni. Infine, va precisato che l’entrata in vigore del nuovo certificato non andrà a modificare le scadenze già stabilite nel nostro paese. In Italia, infatti, la revisione delle auto usate sono obbligatorie ogni due anni, mentre, per quanto riguarda quelle nuove, il primo controllo obbligatorio deve essere fatto a quattro anni dall’acquisto, per poi procedere scadenza biennale.