Prova freni per superare la revisione auto
L’impianto dei freni è universalmente riconosciuto come l’elemento fondamentale per la sicurezza di un’automobile e di chi la guida. Il suo funzionamento non solo garantisce la viabilità, ma può rivelarsi essenziale nel prevenire ogni tipo di incidente, impatto o slittamento.
I freni vanno controllati anche in fase di revisione auto.
Nelle auto in circolazione sono due le tipologie di impianti frenanti diffusi: esistono quelli detti a tamburo e – gli ormai più frequenti – freni a disco. Quest’ultimi agiscono determinando la frenata tramite l’attrito fra pastiglie e dischi. Importantissimi, ai fini della decelerazione, è quindi la pompa idraulica (con il liquido che contiene), il primo elemento a ricevere l’input dal conducente, dopo il pedale.
La resistenza dei freni è messa alla prova ogni volta che questi vengono utilizzati, a tal proposito è necessario tenere sotto controllo il loro stato di salute e di usura attraverso una serie di controlli periodici.
Impianto frenante e freno di stazionamento (conosciuto anche come “freno a mano”) vengono attenzionati con particolare scrupolo già durante la revisione auto: attraverso rulli o piastre di frenatura, il meccanico riesce a rilevare lo stato dell’azione frenante e l’eventuale squilibrio dinamico.
Ma oltre ai controlli periodici obbligatori, è buon abitudine sottoporre l’impianto del proprio veicolo all’attenzione di un tecnino, ogni volta che si manifestano segnali che certificano il cattivo stato dei freni. L’allungamento del tempo di decelerazione e la minore resistenza del pedale – ad esempio – possono essere avvisaglie dell’esaurimento del liquido frenante. Comunemente definito “olio”, i suoi livelli all’interno della pompa devono mantenersi alti. A prescindere da problemi o perdite, sarebbe comunque opportuno sostituire il liquido almeno ogni 2-3 anni. Anche una frenata troppo rumorosa è un campanello d’allarme sullo stato dell’impianto: in questo caso, il problema potrebbe riguardare pastiglie e dischi. Le prime, solitamente, è bene sostituirle ogni 20mila chilometri. La “vita” dei secondi, invece, è determinata dall’usura data da rigature e ruggine.
In generale, quindi, una guida consapevole ed un uso attento del veicolo possono far sì che l’impianto goda il più possibile di buona salute e, se anche le altre componenti dell’auto sono in buone condizioni, permette di superare senza problemi la revisione auto.